GIBSON ES-5, 1950

Questa eccezionale archtop, già nella mia collezione privata fino a qualche tempo fa, rappresenta la prima rara versione della ES-5, caratterizzata dalle buche ad f prive di binding. Il modello, introdotto nel 1949, non è nuovo a chi visita frequentemente questo sito. Infatti ricorderete che, tra collezione privata e inventario, abbiamo avuto il piacere di ospitare molte di queste chitarre, tra cui due dei dodici prototipi, ibridi a metà tra la ES-350 e il nascente modello.

La ES-5 che vedete qui è una chitarra straordinariamente bella grazie al corpo in acero fiammato e alla perfetta finitura sunburst. La mancanza del binding nelle buche è tipica solo delle prime ES-5, quelle realizzate nel 1949 (inclusi i prototipi) e nella prima metà del 1950. Questo strumento è stato realizzato nel mese di Maggio di quell'anno, ed è in condizioni eccellenti. Il manico è in acero con una striscia centrale in mogano, mentre la tastiera intarsiata in perla, con terminazione appuntita stile L-5 e binding multiplo, è in palissandro brasiliano, così come il ponte con selletta pre-conpensata. Tutto l'hardware è originale: meccaniche Super Kluson dorate con bottone a tulipano in plastica, battipenna laminato in plastica con staffa di fissaggio in ottone, manopole del tipo 'tall-barrell' usate solo fino ai primi anni '50, attaccacorde a trapezio in ottone dorato. Quest'ultimo ha gli anelli della cerniera risaldati, la riparazione è visibile ma molto solida e affidabile, e ha consentito di mantenere in uso la parte originale.

I pickup sono tre P-90 originali, mai dissaldati, mai modificati nè riparati, e rappresentano il cuore dello strumento, che proprio nell'equipaggiamento elettronico trovava la sua particolarità. In un'epoca in cui la Gibson aveva da poco introdotto la prima archtop elettrica con spalla mancante - la ES-350 P con un solo P-90 del 1947, affiancata da una versione a due pickup nel 1948 - con i suoi tre P-90 e l'allestimento estetico da fuoriserie la ES-5 era davvero "Out of this world" come recitava un celebre annuncio pubblicitario. I tre pickup erano controllati da tre volumi individuali e da una manopola del tono master, ed il circuito prevedeva che il terzo pickup entrasse in controfase rispetto agli altri due, creando qualche iniziale difficoltà nella gestione del suono, ma regalando ai chitarristi dei primi anni '50 quella eccezionale voce resa celebre da bluesmen urbani come T-Bone Walker o Lowell Fulson, che proprio grazie alla ES-5 tracciarono i primi sentieri del blues elettrico.

Il corpo presenta modesti segni di usura e un bel checking che solo in alcuni punti lungo i margini (illustrati in dettaglio) ha portato a qualche screpolatura nella vernice. Il manico presenta invece un'usura più evidente nelle prime posizioni e in corrispondenza dell'inizio della paletta (forse dovuta ad un supporto a muro a cui è stata appesa). Non vi sono problemi strutturali, il manico è perfettamente dritto e stabile, la tastiera è in buone condizioni, tutto il circuito elettrico funziona bene e i tre pickup suonano alla grande.

Uno strumento bellissimo, raro e in condizioni eccellenti, completato dalla sua bella custodia rigida originale marrone Geib in ottime condizioni.