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GIBSON ES 330 TD, 1968

 Sunburst. E' la seconda versione della 330, con l'incollaggio tra corpo e manico all'altezza del 19mo tasto come nelle 335. Questo contribuisce a dare a queste chitarre un look più familiare e una suonabilità molto migliore con pieno accesso a tutta la tastiera, a differenza delle prime 330 che avevano il manico più "corto" e i pickup posizionati conseguentemente più al centro del body. Nella versione della fine degli anni '60 che qui vediamo, l'aspetto esteriore è molto più simile ad una 335 ma restano le caratteristiche di fondo e cioè il corpo sottile ma completamente vuoto, senza il blocco interno di acero delle altre thinline, e i pickup che sono P90 e non humbuckers. I coperchi dei P90 sono cromati in questo periodo, e se in alcune immagini sembrano neri è solo un riflesso. Corpo in acero, manico in mogano in unico pezzo, tastiera in palissandro con binding e segnaposizione a blocchi, paletta senza intarsio decorativo e col vecchio tipo di logo in madreperla pre-pantograph in pieno stile anni '60. Tutte le parti sono originali: pickups, manopole, attaccacorde a trapezio, ponte tune-o-matic ABR-1 con sellette in nylon, meccaniche Kluson double-line con bottone ovale. La finitura è un sunburst molto ben eseguito sul top, mentre come per tutte le 330 il fondo è tutto in colore più scuro (cioè la tonalità più scura del sunburst). 
La chitarra è in eccellenti condizioni e tutta originale, la tastiera è in ordine e l'action è perfetta, il suono è molto aggressivo e i pickup ben bilanciati. L'unico difetto è un forellino di una vite, professionalmente richiuso, per un bottone della tracolla che qualche stratocasteriano ha dovuto piazzare sul corno superiore... piccola, piccolissima cosa, comunque. In dotazione c'è una buona custodia rigida, non originale ma ben calzante e di buona qualità.


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