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ARCHIVIO

GIBSON BYRDLAND, 1976

Nata nel 1955 grazie alla collaborazione coi due grandi chitarristi Billy BYRD e Hank GarLAND, la Byrdland si proponeva come una variante a scala corta e cassa sottile della L-5 CES. Il grado di lussuosità delle rifiniture era identico, così come il pregio dei legni utilizzati, ma le due differenze sopra citate ne facevano e ne fanno ancora uno strumento sostanzialmente diverso. La splendida chitarra che vedete qui ne rappresenta un esempio di prim'ordine. Il top è in abete massello intagliato, il fondo sottilmente fiammato e le fasce sono in acero massello, la tastiera è in ebano con binding multiplo, terminazione appuntita e decorazione in madreperla. Anche l'intarsio a coppa sulla paletta è identico a quello delle L-5, a sottolineare la stretta parentela con l'ammiraglia delle archtop Gibson. Il manico è in acero fiammato, in tre pezzi come per tutte le Byrdland dal '61 in poi.
L'attribuzione della chitarra al 1976 è chiaramente definita dal numero di serie in decalcomania sul retro della paletta, e proprio questa parte della chitarra rappresenta un'interessante particolarità: infatti manca ancora la 'voluta', che su Super 400, L-5 e Byrdland è stata introdotta ufficialmente solo nel 1974. Questo ci induce a ritenere che in fase di assemblaggio sia stato utilizzato un manico pre-75, per la gioia dei puristi Gibson che aborrono la 'voluta'! Infatti, data la scarsa consistenza numerica delle Byrdland prodotte e la particolarità della scala da 23 pollici e mezzo, la disponibilità di manici senza voluta è proseguita per questo modello anche oltre la fine del '74, e gli strumenti datati tra il '74 e il '76 possono essere equipaggiati con manici dei due diversi tipi. Le meccaniche sono le originali Kluson "Seal Fast".
Due humbuckers originali con coperchi dorati, ponte in palissandro di fattura Gibson ma probabilmente installato successivamente, attaccacorde dorato col nome del modello. I legni di top e fondo sono molto belli anche se non particolarmente appariscenti e la perfetta finitura blond ne esalta le sottili venature. Il battipenna in plastica tartarugata ha un inizio di cristallizzazione ma è solido e integro. Nell'immagine
det è illustrato un segno lasciato dall'eccessivo abbassamento del perno del ponte originale che aveva evidentemente trapassato il piede in legno (e probabilmente è stato sostituito da quello in palissandro in quella circostanza), e la sigla Di Marzio su una delle due cornici in plastica dei pickup, eventualmente rotta e sostituita da una perfetta riproduzione. A parte questi due dettagli, la chitarra è assolutamente originale e in condizioni più che eccellenti. 
Action perfetta, tasti in buone condizioni, suono molto bello e caldo, ottimo bilanciamento tra i pickup. Questa splendida e rara Byrdland è accompagnata dalla sua custodia rigida originale con logo Gibson e interno giallo stile primissimi anni '70, in ottime condizioni a parte la maniglia sostituita.

front - in case - body1 - body2 - body3 - body4 - back - body back - headstock - headstock2 - cutaway - bridge - knobs - pickups1 - pickups2 - pickguard - neck - neck heel - tailpiece - fretboard - det - tuners - case