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GIBSON ES 5 Prototipo, 1949

Sunburst, uno dei dodici prototipi originali. La ES-350, nata nel 1947 e di cui vedete alcuni esempi nella nostra collezione privata, era stata la prima Gibson elettrica con spalla mancante: dotata di un secondo pickup nel '48, sembrava rappresentare quanto di meglio la tecnologia e la liuteria del tempo potessero offrire nel campo degli strumenti amplificati. Nel 1949, però, la Gibson andò oltre con la realizzazione della ES-5, presentata come "versione elettrica della L-5". In realtà, le somiglianze con la L-5 si limitavano alla forma, alle dimensioni e alle decorazioni della tastiera e - come oggi sappiamo - la "vera" versione elettrica della L-5 sarebbe stata introdotta solo nel '51 col nome di L-5 CES (e anche di questa potete vedere un esempio nella nostra collezione privata). La ES-5 era piuttosto una versione più riccamente decorata della ES-350: i legni erano infatti laminati e non in massello intagliato, con l'aggiunta di un terzo pickup per la prima volta nella storia della chitarra elettrica.  La versione definitiva della ES-5, introdotta al NAMM del 1949, era stata preceduta da almeno una chitarra sperimentale realizzata partendo effettivamente da una L-5C, e da un gruppo di 12 prototipi realizzati tra i mesi di Giugno e Luglio del '49. Di queste 12 chitarre ne sopravvivono oggi con certezza almeno quattro: una è illustrata su "Electric Guitars and Basses - A photographic history" di George Gruhn e Walter Carter. Un'altra, proveniente dalla collezione Chinery, è raffigurata su "The History Of The American Guitar - from 1833 to the present day" di Tony Bacon. Una terza si trova già nella nostra collezione privata e potete ammirarla con tutta calma su questo sito. Di queste, alcune portano ancora l'etichetta ES-350, altre già ES-5. 
E oggi, proprio come in una trasmissione della Carrà.... Carramba che sorpresa! Due di quei dodici prototipi si ritrovano a distanza di 57 anni nella lontana terra di Sicilia! 
Questo quarto prototipo, a differenza di quello che già avevamo, porta sull'etichetta ancora il nome ES-350. La tastiera ha gli intarsi a doppio parallelogramma tipici delle 350 e la terminazione squadrata, e come la 350 ha le meccaniche Kluson Deluxe dorate. Le successive ES-5 avrebbero invece avuto intarsi a blocchi in madreperla, tastiera con binding multiplo e finale appuntito e meccaniche Super Kluson. Le elettroniche sono già quelle delle ES-5, con tre pickup P90 e tre controlli individuali di volume più un tono master. Le manopole su questi prototipi sono quelle prive di numeri tipiche delle ES-350 pre-49 e in effetti quelle dotate di numeri sarebbero state introdotte proprio sulle prime ES-5 data la maggiore complessità del circuito dovuta alla presenza del terzo pickup. 
Come potete vedere dalle immagini, la chitarra è molto bella, i legni sono fiammati - specialmente il fondo e il manico, davvero spettacolari. Il battipenna ha una frattura ma è stato riparato in modo piuttosto solido. L'attaccacorde a trapezio è nichelato e non dorato, e pertanto riteniamo sia stato sostituito. E' in ogni caso un originale Gibson d'annata e può essere ri-dorato senza problemi, visto che la doratura veniva effettuata sopra il nichel, riportando lo strumento in condizioni di perfetta originalità. Ponte originale in palissandro.  La chitarra viaggia in un'ottima custodia rigida, di buona qualità ma non originale. Davvero uno strumento assolutamente raro, un pezzo di storia della chitarra elettrica  americana, e a tutti gli effetti una gran chitarra dal suono inconfondibile che ne ha fatto lo strumento preferito da tanti bluesmen come T-Bone Walker, Lowell Fulson, Eddie Taylor. Altre foto qui sotto, apritele una alla volta.
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